CRV - Consiglio Veneto approva Leggi Ordinamentali 2022

(Arv) Venezia 8 mar. 2022  - Il Consiglio regionale del Veneto ha approvato, con i soli voti della maggioranza il Progetto di legge della Giunta regionale n. 111, e con 38 voti favorevoli e 9 astenuti il Progetto di legge della Giunta n. 114, provvedimenti che introducono semplificazioni in materia di affari istituzionali, economia, enti e società regionali, cooperazione internazionale, patrimonio, distretti industriali, energia, commercio e bonifica.

Si tratta di disposizioni di adeguamento ordinamentale, proposte dalla Giunta regionale, di natura tecnica, che non hanno impatto alcuno sul bilancio regionale. Hanno cadenza annuale, per dare ai settori produttivi e ai cittadini veneti strumenti normativi efficienti e adeguati. Vengono approvate norme finalizzate alla semplificazione, manutenzione o all’adeguamento dell’ordinamento regionale vigente, raggruppate per settori omogenei di materie.

L’assessore regionale Francesco Calzavara nel suo intervento ha spiegato “la natura di un provvedimento Ordinamentale: l’obiettivo non è fare nuove leggi, ma introdurre semplificazioni per rendere la macchina amministrativa sempre più efficiente, senza però rinunciare a un confronto costante con le commissioni e il Consiglio regionale. L’Ordinamentale è uno strumento aperto e agile che ci permette, anno dopo anno, da una parte di prendere atto di alcuni adeguamenti normativi, e quindi mettere in ordine i testi delle leggi che abbiamo, dall’altra di intervenire in modo puntuale rispetto ad alcuni bisogni che si palesano nel tempo, raccogliendo le sollecitazioni che ci giungono dall’esterno. È quindi un segno di dinamicità e di forte attenzione verso i cittadini veneti”.

Il Progetto di legge n. 111, già licenziato dalla Prima commissione, a maggioranza, senza voti contrari, è stato illustrato in aula dal Relatore, Milena Cecchetto (Lega/LV), e dal Correlatore, Vanessa Camani (Pd).

Il Progetto di legge n. 114, invece, era stato approvato dalla Terza commissione, sempre a maggioranza, senza voti contrari, ed è stato relazionato in aula dal Relatore, Marco Andreoli (Lega/LV), e dal Correlatore, Arturo Lorenzoni (Portavoce opposizione).

Durante la discussione generale del Pdl 111, sulla manovra emendativa, i consiglieri di minoranza hanno contestato le priorità individuate per efficientare la macchina amministrativa, in primis l’aumento dello stipendio dei responsabili dei Gruppi consiliari composti di almeno venti unità. Un provvedimento ritenuto “ad personam, un errore politico, di metodo e di contenuti, che soprattutto non tiene conto del difficile momento storico che stiamo attraversando”. Da qui, la decisione delle opposizioni di non partecipare al voto sul Pdl 111.

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