CRV - Cultura: incontro con operatori dello spettacolo su legge quadro e ripresa post pandemia

Cultura: la Sesta commissione incontra operatori dello spettacolo su attuazione legge quadro e ripresa attività post pandemia

(Arv) Venezia 9 giu. 2021 –     I problemi, le esigenze e le prospettive del mondo del teatro, del cinema, della musica e dello spettacolo dal vivo che guarda con speranza alla ripresa delle attività post pandemia sono stati al centro dell’incontro promosso dalla commissione Cultura del Consiglio veneto, presieduta da Francesca Scatto (ZP), con i rappresentanti degli enti dello spettacolo, presente anche l’assessore alla Cultura Cristiano Corazzari. Un incontro – ha specificato la presidente – volto a rendere operativa la legge quadro per la cultura approvata nel 2019 e ad individuare strategie e interventi per accompagnare la ripresa di un comparto-chiave della cultura. “La legge 17 del 2019 – ha ricordato la presidente Scatto - enuncia i principi fondamentali dell’azione regionale e imposta la valorizzazione dei comparti e delle iniziative del mondo della cultura e dello spettacolo, secondo il criterio-guida della programmazione, con piani triennali e programmi annuali, valutati e coordinati anche con l’ausilio della Consulta regionale per la Cultura. Il quadro normativo generale disegnato dal Consiglio nella precedente legislatura ha bisogno ora degli strumenti attuativi per la ‘messa a terra’, in particolare in questa fase così difficile e delicata di ripresa dopo lo stop forzoso imposto dai lockdown per l’emergenza pandemica”. Le indicazioni raccolte dai rappresentanti del ricco e articolato mondo dello spettacolo veneto – ha anticipato la presidente Scatto, in risposta anche alle richieste della vicepresidente Elena Ostanel (VcV) e del capogruppo del Pd - saranno oggetto di specifico approfondimento e confronto nelle prossime sedute della sesta commissione”.

I rappresentanti di Agis, Teatro Stabile del Veneto, Arteven, Teatro comunale di Vicenza, Teatro Olimpico, Fenice, Arena, Biennale di Venezia, Teatro civico di Schio, Teatro stabile di Verona, Estate teatrale veronese, Fondazione teatri delle Dolomiti, Orchestra regionale Filarmonia veneta, Asolo musica, Assomusica, Rete spettacoli dal vivo hanno dato voce al policentrismo della rete dello spettacolo in Veneto e hanno espresso, con diversi accenti, le forti attese di adeguati sostegni, incentivi e opportunità per favorire lo sviluppo territoriale della programmazione dell’offerta, investire sui giovani e riportare gli spettatori nelle piazze, nei teatri, nelle arene, nei cinema e nelle sale del Veneto. Tra i rilievi più ricorrenti la scarsa dotazione finanziaria del Veneto per cultura e spettacolo: con 5 milioni di euro l’anno, pari ad un euro per abitante – hanno rilevato gli operatori – il comparto veneto dello spettacolo non riesce ad essere competitivo rispetto all’offerta culturale delle altre regioni.

Intanto la commissione ha dato il via libera (con l’astensione dei rappresentanti delle opposizioni) al riparto dei fondi regionali 2021 per musei, biblioteche e archivi di interesse locale: si tratta in totale di 150 mila euro, destinati per un terzo agli archivi (12 progetti finanziati) e per i rimanenti 100 mila euro alle reti bibliotecarie provinciali (10 progetti finanziati) con la riserva, se si libereranno risorse aggiuntive, di contribuire anche ad altre iniziative di potenziamento e sviluppo già in graduatoria per la loro valenza culturale e meritevolezza.

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