CRV - Sesta commissione - Programma triennale per la Cultura 2022-2024

(Arv) Venezia 21 ott. 2021 – Inizia il percorso di approvazione della prima proposta di programma triennale della cultura nella Regione del Veneto. La sesta commissione del Consiglio regionale del Veneto, presieduta da Francesca Scatto (lista Zaia), ha iniziato l’esame – alla presenza dell’assessore di comparto Cristiano Corazzari - di quello che sarà il documento strategico di pianificazione degli interventi regionali dal 2022 al 2024 per l’intero settore delle attività culturali:  conservazione e valorizzazione del patrimonio monumentale e museale, servizi e attività culturali, spettacolo, imprese culturali e creative, sostegno alle grandi istituzioni del territorio. “Il piano triennale è il primo frutto operativo della nuova legge quadro regionale per la cultura (lr 17/2019) – afferma la presidente Scatto – Se la legge quadro per la cultura è il presupposto per creare un sistema culturale organico, il programma triennale rappresenta l’inizio del percorso di attuazione. Il programma diventerà la bussola per definire le azioni prioritarie e incidere strutturalmente sull’intero sistema culturale al fine di sostenerne la ripresa dopo la terribile crisi creata dalla pandemia, e fare della cultura uno degli assi privilegiati per la transizione digitale e la crescita sostenibile. La cultura non è solo il ‘petrolio’ del Veneto, ma sarà la chiave del nostro futuro”.

In 30 pagine il documento di programmazione, elaborato con il parere della Consulta regionale per la cultura, organismo tecnico di proposta e consultazione previsto dalla nuova legge quadro, fotografa la situazione del settore culturale in Italia in Veneto e monitora l’andamento dei consumi culturali e delle risorse pubbliche investite negli ultimi anni.  La Regione del Veneto - che conta il maggior numero di siti Unesco tra le regioni italiane, 4 mila ville monumentali, 300 musei e beni monumentali con una media di 10 milioni di visitatori l’anno, e che vanta il primo sistema bibliotecario d’Italia con 301 biblioteche nel territorio, 750 archivi storici, 704 tra teatri e sale da spettacolo teatrale, 349 sale per musica e concerti, due fondazioni liriche di rilievo mondiale (Arena e Fenice), istituzioni culturali ed accademie di prestigio internazionale - nell’ultimo anno ha impegnato 17,1 milioni di euro per la valorizzazione delle attività culturali, pari all’1,3 per cento della spesa nazionale per la cultura (1.272,5 milioni), con una contrazione di 15,6 milioni di euro rispetto al 2017, di 12 milioni rispetto al 2018.

“Il Covid ha fatto tabula rasa delle attività culturali, ha abbattuto del 70-80 per cento i consumi culturali e la spesa delle famiglie – osserva la presidente Scatto – Il nuovo programma triennale è lo strumento di ripresa e resilienza per l’intero settore della cultura. Ci servirà per potenziare e qualificare la spesa, in modo da rigenerare l’offerta culturale e di renderla più omogenea e accessibile in tutto il territorio veneto, valorizzando le identità territoriali e l’integrazione con il turismo, la formazione, la ricerca e l’innovazione, secondo una visione di lungo periodo. Anche nelle politiche di finanziamento servirà un salto di qualità, per fare squadra tra pubblico e privato, intercettare i fondi comunitari, promuovere programmi di collaborazione interregionali e internazionali e mettere a sistema le importanti risorse che arriveranno con il Piano di ripresa e resilienza”.

La commissione – preannuncia la presidente – valuterà il programma triennale alla luce degli stanziamenti previsti nel bilancio di previsione annuale e triennale della Regione Veneto.

“La legge quadro per la cultura e questa prima proposta di piano – ha sottolineato la vicepresidente della commissione Elena Ostanel (VcV) in rappresentanza delle opposizioni - rappresentano un passaggio importante per rendere organica la pluralità di leggi, provvedimenti e finanziamenti che hanno sinora governato il comparto culturale, creando troppa confusione tra gli operatori dei diversi settori. Ma sarà la disponibilità finanziaria del bilancio regionale a dare gambe e concretezza alla nuova programmazione culturale. Nelle prossime settimane inizieremo la discussione in aula, è importante rendere concreta la mozione approvata all'unanimità in sesta commissione che chiede un aumento dei fondi al comparto culturale".

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