Ansa Press Release
Giovedì 13 Febbraio 2025
CRV - Zecchinato (Lega-LV): "Raccoglitori di inciviltà altrui uniscono ciclismo e volontariato"
Zecchinato (Lega- LV): “Girare in bici e liberare i territori dai rifiuti, la missione dei ‘Raccoglitori di inciviltà altrui’ che unisce passione per il ciclismo e volontariato”
(Arv) Venezia 13 feb. 2025 - Il consigliere regionale Marco Zecchinato (Lega- LV), oggi, a palazzo Ferro Fini, alla presenza dell’assessore regionale all’Ambiente Gianpaolo Bottacin, ha presentato l’attività svolta dall’Organizzazione di Volontariato ‘Raccoglitori di Inciviltà Altrui’, che promuove la cultura del rispetto ambientale e si prodiga per mantenere pulito l’ambiente, coniugando il benessere legato al pedalare liberando terreni, fossati e campi dai rifiuti abbandonati e smaltendo poi quanto raccolto.
Hanno partecipato alla conferenza stampa anche il presidente dell’OdV, Luciano Strabello, accompagnato da Elisa Majori e da diversi volontari. È intervenuto, collegato da remoto, il presidente di Legambiente, Luigi Lazzaro.
Il consigliere Zecchinato ha sottolineato come “la bicicletta è il mezzo ecologico per eccellenza. Perché, non soltanto si basa unicamente sulla nostra fatica, per garantirci gli spostamenti, ma è il fulcro di iniziative contro l’abbandono di rifiuti e il degrado in generale. Per questo, oggi, nella ‘Casa dei Veneti’, abbiamo fatto il punto sull’attività dell’associazione ‘Raccoglitori di inciviltà altrui’. L’OdV, partita su iniziativa di Luciano Strabello, è cresciuta al punto da divenire un esempio su come monitorare e ripulire il territorio; il tutto, rigorosamente a pedali”.
“I ‘Raccoglitori di Inciviltà Altrui’ corrono lungo i fossati e per le zone verdi con un carretto appresso – ha spiegato il consigliere regionale - Vanno alla scoperta dell’immondizia abbandonata dai maleducati di turno, per poi caricarla e portarla via. Nel farlo, riassaporano il bello della bici e, al contempo, cercano di restituire la bellezza nei luoghi circostanti. Il tutto, ben consapevoli di operare nel proprio piccolo. Ma, come la metafora usata da questa associazione, quella del colibrì, che porta una goccia d’acqua per volta per spegnere gli incendi, tante azioni di minore entità nel lungo periodo possono fare la differenza. E la fanno anche, e soprattutto, a livello culturale, per incoraggiare il rispetto dell’ambiente nel tempo presente e per le generazioni future. Io stesso ho promosso, nelle scorse festività natalizie, l’iniziativa di Carlo Pasqualotto di Sarego, nel Vicentino, che ha realizzato un Albero di Natale addobbato con i rifiuti raccolti”.
“Ma l’associazione ha imparato a farsi conoscere attraverso la propria simpatia e gioia di fare, pure tra cartoni animati e jingle e tante attività di sensibilizzazione – ha concluso Marco Zecchinato - E non è un caso che l’associazione, nata nel 2022, raccolga adesioni crescenti nel Veneto, così come nel resto d’Italia. D’altra parte, la grande famiglia del volontariato, del Terzo settore, vale circa il 4 percento del PIL e il Veneto è la terza regione per numero di volontari, la prima se consideriamo il rapporto con la popolazione residente”.
“Mi sta molto a cuore la battaglia di civiltà che l’associazione sta portando avanti – ha confidato l’assessore Gianpaolo Bottacin - perché, se è vero che il Veneto è al vertice della classifica nella gestione virtuosa dei rifiuti, è purtroppo altrettanto vero che esistono pochi incivili- delinquenti che rischiano di rovinare il lavoro e l’impegno di molti. Per questo, i tanti volontari dell’associazione si sporcano le mani e scendono in campo. E ‘Raccoglitori di Inciviltà Altrui’ può essere anche una preziosa sentinella nei territori, non solo per raccogliere i rifiuti abbandonati, ma anche per segnalare eventuali attività sospette e contribuire così alla lotta contro i rifiuti illeciti, battaglia questa che personalmente ho eletto a vera e propria ragione di vita. Importante, in questo senso, anche la collaborazione con i Carabinieri del NOE”.
Il presidente di Legambiente Lazzaro ha posto l’accento “sull’importanza del lavoro svolto dall’associazione e dai suoi tanti volontari che operano nei territori. Anche noi, come Legambiente, ci basiamo sul volontariato e ogni anno organizziamo una campagna di sensibilizzazione denominata ‘Puliamo il Mondo’, finalizzata alla raccolta dei rifiuti abbandonati, coinvolgendo tantissime persone. Credo che sia fondamentale dare il buon esempio per stimolare tanta gente a impegnarsi in questa battaglia di civiltà, per la cura della nostra bella Regione”.
Il presidente di ‘Raccoglitori di Inciviltà Altrui’, Luciano Strabello, ed Elisa Majori, hanno presentato l’attività svolta dall’associazione, anche attraverso un video.
Strabello, appassionato ciclista, ha in particolare affermato come “la bicicletta è vera scuola di vita perché insegna che la meta, gli obiettivi, possono essere raggiunti solo attraverso sacrificio, fatica e tenacia. Il mio impegno è nato proprio girando in bici attraverso la natura: a un certo punto, ho capito che non potevo girarmi dall’altra parte, dovevo fare qualcosa per raccogliere i rifiuti abbandonati da persone incivili. Così, mi sono rimboccato le maniche, ho attaccato alla bicicletta un carretto, iniziando a raccogliere i rifiuti nei fossati vicino a casa mia. Piano piano, l’impegno si è esteso e ci siamo strutturati, creando l’associazione e coinvolgendo molti volontari”.
“Crediamo molto nel lavoro di squadra, nello spirito collaborativo – ha evidenziato Elisa Majori – E portiamo avanti anche un’opera di sensibilizzazione contro l’inquinamento, rivolgendoci in prima battuta ai bambini e ai ragazzi delle scuole, perché siamo convinti che proprio le giovani generazioni, gli adulti di domani, debbano essere coinvolte per prime. Collaboriamo anche con gruppi culturali, sociali e religiosi. Il nostro simbolo è un piccolo colibrì, con una goccia d’acqua, perché è un animale piccolissimo ma non insignificante, che fa la propria parte e, goccia dopo goccia, raccolta con il becco, cerca di contribuire allo spegnimento degli incendi. Crediamo che i rifiuti abbandonati siano solo la punta dell’iceberg di un malessere sociale più esteso e, come i colibrì, non vogliamo girare la testa dall’altra parte ma impegnarci a fondo per pedalare verso un futuro migliore”.
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