Ansa Press Release
Giovedì 30 Marzo 2023
“Da Realtà a verità”, le risposte di Pit Bum su quanti, universo, vita, uomo e Dio
L’ uomo moderno , forse per indole, forse per retaggio culturale, finisce spesso per ingannarsi , illudendosi di possedere le coordinate di un mondo ancora per massima parte inconoscibile . La dura realtà è che la nostra conoscenza copre ancora soltanto un’ infinitesima frazione di tutto ciò che esiste. D’altra parte, se come esseri umani portiamo con noi una serie di domande sulla vita, sull’universo, su Dio e sulla nostra esistenza terrena, sembriamo oggi anestetizzati e meno inclini a interrogarci sulla Verità , il che appare paradossale in un’epoca in cui abbiamo a disposizione uno strumento potentissimo come Internet. Se da un lato questo mezzo ci offre un accesso senza precedenti a una quantità sconfinata di dati, dall’altro ci obbliga a navigare in un mare di disinformazione, confusione e incertezza , il quale finisce per sfumare i confini della realtà. Il lavoro di Pit Bum desidera offrire ai suoi lettori delle linee guida per allenare il proprio senso critico, attraverso un compendio delle conoscenze di cui si è arricchito in anni di studi e ricerche.
“Da Realtà a verità” – questo il titolo dell’opera, pubblicata per il Gruppo Albatros il Filo – è un progetto ambizioso , ma abilmente condotto da un autore-guida che, come Virgilio nella Commedia dantesca, conduce il lettore nella selva oscura della ricerca di senso . “Vorrei invitare i lettori ad essere in cerca di verità ragionevoli , credibili e integrate, non settoriali”, afferma lo stesso Pit Bum ai microfoni di Se Scrivendo , il salotto letterario di CaosFilm . Se infatti il nostro tempo ci ha abituati a una sempre crescente frammentazione delle conoscenze , l’autore desidera riunificarle senza tuttavia confonderle, nel tentativo di mitigare la sfocatura della realtà a cui attingiamo. È importante però, prima di tutto, comprendere il senso profondo delle parole che utilizziamo ogni giorno, oltre a operare una rieducazione al discernimento tra realtà e verità . Da qui la domanda va da sé: che cosa si intende per “Verità”? È conoscibile e, soprattutto, ne esiste una sola? Per Pit Bum, la Verità dipende dalle condizioni , dal contesto in cui la verità è applicabile e valida. Dunque è importante soffermarsi non soltanto sulla tesi, ma anche sulle circostanze che la rendono effettiva.
Il primo campo del sapere trattato da Pit Bum è proprio la Meccanica Quantistica : in questa sede l’autore sceglie di affrontarne i problemi più discussi, quelli per cui il premio Nobel per la fisica Richard Feynman arrivò a dire “credo di poter dire con sicurezza che nessuno comprende la meccanica quantistica”. Una dopo l’altra, illustra le basi della teoria fisica, descrivendone i comportamenti diversi da quelli del nostro mondo: “La Realtà MQ è fondamentale, originaria, sottostà e genera tutto il resto; da essa nascono le forze fondamentali che tengono insieme tutto l’U, con i relativi campi, le particelle elementari con le loro interazioni rappresentate nei famosi diagrammi di Feynman… Non possiamo ignorarla. Anche perché in Natura tutto è connesso e interdipendente , dal micro al macro, da MQ a Bios, da batteri a virus a organismi, vedi il Covid. Dobbiamo cercare di capire come funzionino le cose in MQ”.
L’attenzione dell’autore si rivolge, subito dopo, all’infinitamente grande: l’ Universo . La sua scelta, in questo caso, è di mostrare i limiti di ciò che conosciamo – cosa succede nell’intervallo dei primi 10-36 secondi dopo il Big Bang? Cosa c’era prima e come accadrà dopo la fine dell’Universo? A cosa è necessario riferirsi per muoversi nell’Universo, alla relatività o alla meccanica quantistica? – e di offrire il proprio contributo per fare chiarezza : buona parte delle ultimissime teorie, infatti, non è ancora verificabile. Degno di nota è un passaggio particolare in cui Pit Bum cita il lavoro di Rovelli in Helgoland, il quale si interroga circa la storia dell’Universo, domandandosi se sia fatta di cose che cambiano o di relazioni tra le cose. Se il fisico propende per il relazionismo, Pit Bum propone un’integrazione: la relazione , infatti, è priva di senso se disgiunta dalla variazione , in qualità di precedente e generatrice della stessa, ovvero il ∆ (delta).
Quando l’autore si sofferma sul Bios – la vita sulla Terra – e giunge finalmente all’ Uomo non più misura di tutte le cose, ma tassello in un sistema infinitamente più grande di lui, ci permette di riflettere su quanto tutto sia collegato, diversificato e in continua trasformazione. Qual è allora il ruolo dell’uomo in un sistema così ampio, variabile, e in quale modo si differenzia dal bios animale? Se infatti fino a qualche secolo fa le caratteristiche identificative dell’uomo venivano riassunte nella triade corpo-psiche-anima, è necessario abbandonare la credenza illuministica secondo cui “la grandezza dell’uomo risiede nella sua ragione” e guardare nella direzione che ci viene indicata dalla modernità: “ai tempi dell’ Intelligenza Artificiale ” afferma l’autore “quando un chip può collegare il nostro cervello direttamente a un elaboratore che quasi sempre ragiona meglio di noi, sicuramente possiede più memoria e più velocità, ogi possiamo ancora credere che la nostra grandezza stia nel raziocinio?”. Assieme alle nuove funzioni che emergono nell’uomo, posizionandolo al vertice del Bios, è necessario prendere in considerazione le sue caratteristiche uniche , quali prima tra tutte la libertà , poi la coscienza e la consapevolezza .
Parlando di libertà, però, l’autore opera un ulteriore discernimento tra “libertà da…” e “libertà di…” . Indicando la seconda il libero arbitrio , ci permette non solo di esaminare più da vicino il concetto di coscienza, ma di accostarci in maniera graduale al grande mistero di Dio , anche questo sapientemente trattato dall’autore. Pit Bum si approccia alla riflessione su Dio secondo una visione cristiana , ma non per questo ripiegata unicamente sulla religione. A tal proposito opera una disamina dei culti più diffusi e delle rispettive interpretazioni di Dio , e di conseguenza i luoghi comuni e i modi in cui hanno spesso travisato il messaggio originario, “sostituendosi” alla vera ricerca. In questa confusione e frammentazione, Dio può essere conoscibile? Non nel mondo, né nel bene, né nel male, conclude l’autore. Cosa rimane, allora, nell’impossibilità di approcciarsi a Dio e nella mancanza di credibilità attribuita alle religioni?
“Resta l’esempio di alcune Persone e la Bibbia”, risponde l’autore. La figura di riferimento per eccellenza è proprio Gesù Cristo . Il Gesù trasmesso è però spesso poco reale, deformato e travisato. È nella sua dimensione umana che è possibile trovare delle risposte: Gesù parla all’uomo e non al rito, in quanto uomo tra gli uomini. È in Lui che si incarna l’ anello mancante , la congiunzione tra Dio e l’uomo, e dunque tra l’infinitamente grande e l’infinitamente piccolo.
Per la ricchezza e la densità dei temi trattati “Da Realtà a Verità” potrebbe sulle prime intimorire il lettore digiuno di tali riflessioni, ma la guida di Pit Bum è attenta e paziente, capace di accostare ai tecnicismi le giuste spiegazioni. Al termine di ogni capitolo offre infatti una “summa” che racchiude una spiegazione di quanto appena letto, indicando parole-chiave e personaggi citati per sollecitare la curiosità del lettore e invitarlo a ulteriori approfondimenti. L’autore sceglie infine di instaurare un rapporto di fiducia con il lettore svelando (soltanto alla fine!) l’origine dello pseudonimo con il quale si firma, oltre a consegnare alla sua sensibilità una collezione di componimenti poetici inediti. In definitiva, non c’è alcun dubbio: aprirsi al desiderio di conoscere è solo il primo, importantissimo passo .
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