Mandato 2025-2030 Comitato Europeo delle Regioni

(Arv) Venezia 20 feb. 2025 -     E’ in corso a Bruxelles la 164° sessione plenaria del Comitato europeo delle Regioni che segna l’inizio del prossimo mandato, 2025-2030: nella due giorni di lavori verranno nominati i nuovi membri e i nuovi organi, tra i quali l’Ufficio di presidenza, le commissioni e i gruppi di lavoro. Al centro della sessione, oltre alle nomine, il dibattito con il Presidente del Consiglio europeo e quello con le autorità locali e regionali in relazione alla politica di coesione.  “Il mandato che inizia oggi coincide con un periodo cruciale per le istituzioni europee e ancor di più per il Comitato Europeo delle Regioni, organismo consultivo della Commissione Europea e voce delle istanze delle regioni, città e territori nei procedimenti legislativi comunitari. La mia esperienza in questi anni mi ha permesso di osservare da vicino e valutare le opportunità offerte dall’Unione ma di coglierne anche limiti e fragilità”, ha affermato Roberto Ciambetti, Presidente del Consiglio regionale del Veneto, presente a Bruxelles in qualità di componente del Comitato delle Regioni. “Siamo chiamati a nuove sfide politiche, economiche, commerciali, tecnologiche, sociali e, in ultima analisi, direi identitarie. Dopo il rapporto su “Il futuro della competitività europea” presentato lo scorso settembre, Mario Draghi è intervenuto nuovamente sia Bruxelles sia sulle pagine del Financial Times per sottolineare come stiamo vivendo, anzi, “subendo” una svolta epocale che non ha precedenti nella storia. Il suo invito ad agire sempre più come se fossimo un unico Stato, con un grado di coordinamento senza precedenti tra tutti gli attori - governi e parlamenti nazionali, Commissione e Parlamento europeo – oltre alla necessità di assumere risposte rapide, proporzionate e focalizzate, hanno trasformato il suo intervento in un monito e in un vero e proprio manifesto per i prossimi cinque anni ed oltre”, ha proseguito Ciambetti. “Dobbiamo raccogliere l’invito e lo sprone arrivatoci dall’ex Presidente BCE per agire da protagonisti e realizzare quello che Draghi ha definito come un ambizioso programma d’azione, grazie al quale far rivivere lo spirito innovativo del nostro continente. Alle Regioni, in qualità di enti in grado di dialogare con le istituzioni nazionali ed europee e di farsi portatrici delle istanze dei territori, spetta un ruolo fondamentale. Auspico davvero che questo nuovo mandato possa rappresentare una svolta significativa ed un cambio di passo”, ha concluso il Presidente Ciambetti.

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