Ansa Press Release
Martedì 25 Giugno 2024
Presentata in Consiglio regionale la prima edizione di “Cansiglio Orienteering Meeting 2024"
(Arv) Venezia 25 giu. 2024 - E’ stata presentata oggi a Palazzo Ferro-Fini, sede del Consiglio regionale del Veneto, la prima edizione di “Cansiglio Orienteering Meeting 2024”, manifestazione organizzata dall’Associazione Orienteering Tarzo ASD affiliata alla Federazione Italiana Sport Orientamento (FISO). A portare i saluti, in apertura, il Presidente del Consiglio Roberto Ciambetti, che ha parlato anche in veste di dirigente sportivo, come Vicepresidente della Lega Ciclisti Italiani: “Ringrazio il Consigliere Bet, Presidente della III Commissione consiliare per aver portato nella casa di tutti i veneti un evento e degli ospiti così importanti. Non vi nascondo la grande soddisfazione nel vedere che tutte le federazioni sportive italiane delle discipline olimpiche con competizioni di singoli atleti sono riuscite a presentare un azzurro alle prossime Olimpiadi a Parigi. E’ un segnale importante di maturità, perché non esiste solo il calcio e non esistono solo le Olimpiadi. Lo sport italiano è in forte crescita come numero di praticanti e soprattutto è in forte crescita nelle discipline non olimpiche: Orienteering è tra queste e mi risulta che i nostri azzurri nelle varie specialità dell’Orientamento sappiano farsi valere a livello internazionale con ottimi risultati. Mi permetto per questo di fare un grandissimo in bocca al lupo alle due azzurre e ai due azzurri che dalla fine di luglio rappresenteranno i nostri colori alle Universiadi di Bansko in Bulgaria”, ha affermato il Presidente Ciambetti. “Come tutte le discipline minori, l’Orienteering meriterebbe maggior spazio e anche un po’ di maggiore attenzione da parte del Comitato Olimpico Internazionale, perché è uno sport in crescita e va imponendosi, e rappresenta specialità e discipline di straordinario valore culturale oltre che sportivo. L’Orientamento porta il praticante, sia esso atleta affermato o semplice appassionato, a vivere lo spazio, l’ambiente, a conoscere e scoprire il territorio, ma anche la città, con occhi e intelligenza nuova. E’ uno sport a 360 gradi che ha davanti a sé straordinarie opportunità: io ho partecipato a più edizioni dell’Eroica, una granfondo nata nel 1997 su strade bianche nel Senese, con biciclette e abbagliamento d’epoca. Il primo anno ci furono 92 iscritti e l’ultima edizione, lo scorso anno, ha avuto 8.316 iscritti: i numeri tuttavia dicono poco, perché in realtà lungo il percorso dell’Eroica durante tutto l’anno ci sono appassionati che si allenano o si mettono alla prova. Per le terre senesi, l’Eroica è diventato un attrattore di visitatori molto attenti e sensibili alle esigenze del territorio, dunque non solo sport ma anche un modello di turismo nuovo, che va imponendosi anche in altre regioni e anche all’estero, perché è una miscela perfetta tra pratica sportiva ma anche divertimento e scoperta del territorio lontani dai flussi turistici di massa. Io credo che anche l’Orienteering abbia questa possibilità, l’essere volano di uno sport moderno ma anche di una moderna cultura di uso del tempo libero, una moderna cultura dello sport che non è solo quello delle discipline Olimpiche. Ci sono pratiche sportive come il Tai Chi, che pur inserito nel patrimonio culturale dell’Umanità Unesco, non è ammesso alle Olimpiadi sebbene sia una disciplina marziale utilissima per la tutela della salute: insomma, l’Orienteering è in bella compagnia tra le attività sportive non olimpiche e soprattutto può rappresentare una grande passione per un grande pubblico, anche se non è uno sport semplice. Ogni sport richiede sacrifici: ringrazio quindi non solo la Federazione e i suoi tecnici ma anche le associazioni e le società sportive, i giudici di gara, gli atleti e le loro famiglie che seguono questa passione sportiva pagando di tasca propria: gli sport minori sono un esempio di abnegazione e passione e noi tutti siamo in debito nei confronti di chi permette a queste discipline di vivere e crescere anno dopo anno nonostante mille difficoltà e costi crescenti”, ha proseguito Il Presidente. “State lavorando per lo sport vero, una disciplina che forma ed educa e che mostra ai giovani valori autentici e un’autentica formazione etica, morale ed umana. Voi imparate a correre ed orientarvi nei boschi, tra colline e città e in questo modo imparate ad orientarvi nella vita, sapendo che non esistono scorciatoie ma tanta fatica e sacrificio. L’Alpago e il Cansiglio sono degli spazi ideali per questa disciplina sportiva: è perfetto l’incontro tra un territorio di rara bellezza, non ancora contaminato dal turismo di massa, e un modello sportivo ecosostenibile. Ringrazio quindi le amministrazioni locali e chi ha voluto questo incontro, nonché la Federazione che lo ha sostenuto: spero possa diventare un appuntamento fisso nel calendario sportivo con un numero sempre maggiore di praticanti”, ha concluso Ciambetti.
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