Presidente Ciambetti su tragedia di Marcinelle nella Giornata del Sacrificio del Lavoro

 “In un servizio televisivo commemorativo della tragedia di Marcinelle si è parlato della morte dei minatori italiani ‘tutti abruzzesi’. Indubbiamente il tributo pagato dal popolo abruzzese in quella tragedia fu elevatissimo: su 262 morti, 136 erano nostri connazionali e di questi, poco meno della metà, 60 abruzzesi, giustamente commemorati quest’oggi dal collega Lorenzo Sospiri, Presidente del Consiglio regionale dell’Abruzzo. Assieme a loro e a tutte le vittime di quella tragedia ricordo anche i cinque minatori veneti morti a Marcinelle”. Così il Presidente del Consiglio regionale del Veneto Roberto Ciambetti: “L'ex miniera di carbone del Bois du Cazier a Marcinelle è stata inserita dall’Unesco nel Patrimonio Mondiale dell’Umanità a simbolo dell’universalità di quella sciagura e come luogo del monito e del ricordo dei tanti, troppi, caduti sul lavoro. L’Italia ha istituito nell’8 agosto la Giornata del Sacrificio del Lavoro Italiano nel Mondo, e in questo giorno vorrei ricordare i nomi dei Veneti caduti a Marcinelle e con loro tutti i morti nella miniera del Bois du Cazier in tutti i posti di lavoro: Guerrino Casanova, 33 anni, di Montebelluna, Treviso, che lasciò vedova la moglie e orfani i 2 figli; Giuseppe Corso, 36 anni, di Montorio di Verona; Dino Della Vecchia, 30 anni, di Sedico, Belluno; Mario Piccin, 37 anni, di Codognè, Treviso, che lasciò la moglie e 5 figli; Giuseppe Polese, 22 anni, di Cimadolmo, Treviso”.

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