Sesta commissione: Ok a coordinamento poli fieristici veneti e primi passi legge su turismo fluviale

(Arv) Venezia 26 ott. 2022  – Sarà un tavolo di lavoro bipartisan a riscrivere, in modo condiviso, la proposta di legge “Istituzione della Giornata regionale dei giovani al servizio della patria e sostegno alle attività di formazione organizzate dalle associazioni combattentistiche e d’arma rivolte alle nuove generazioni” di iniziativa dei consiglieri di Fratelli d’Italia. Questo il punto di convergenza raggiunto dalla commissione Cultura, guidata da  Francesca Scatto  (Lega Lv), al termine di un articolato confronto sviluppatosi nell’organo consiliare a seguito della prima presentazione, da parte del primo firmatario  Tommaso Razzolini , dei contenuti dell’iniziativa legislativa.

La proposta presentata mirava ad incentivare il volontariato e lo spirito di servizio nelle giovani generazioni istituendo la Giornata regionale dei giovani al servizio della Patria, il 15 giugno anniversario della battaglia del Solstizio d’estate che si combattè sul Piave nel 1918, e sostenendo le attività educative organizzate dalle associazioni combattentistiche e d’arma. La finalità ultima, secondo i proponenti, dovrebbe essere la trasmissione dei valori della dedizione, della solidarietà e dell’amor di Patria, per rivitalizzare l’associazionismo d’arme e come forma di antidoto al disagio giovanile, al bullismo e alle dipendenze. Immediati i distinguo e la presa di distanze rispetto a finalità, impianto e formulazione del testo di legge da parte dei consiglieri della sesta commissione. La dem  Vanessa Camani  ne ha chiesto il ritiro, bollando la proposta come “un’idea culturale superata, sbagliata, rispetto alle attuali forme di impegno giovanile, frutto di un impianto ideologico che non fa onore a questa Regione”. “Per i giovani – ha ricordato – c’è il servizio civile, nazionale e regionale, come esperienza di educazione al senso civico e al volontariato”. Hanno sollecitato il ritiro del testo anche il responsabile dell’intergruppo Lega-Liga veneta  Alberto Villanova  e la consigliera  Silvia Cestaro , che hanno invitato i proponenti ad affrontare i due distinti obiettivi dell’iniziativa legislativa con strumenti diversi, cioè da un lato il sostegno al volontariato giovanile a servizio dalla comunità e dall’altro il problema della carenza di iscritti e del ricambio generazionale nelle associazioni conbattentistiche. “Nessun pregiudizio nei confronti di FdI e delle associazioni d’arma, ma questo impianto legislativo non funziona – ha affermato  Marzio Favero  (Lega-Lv) – E’ una proposta arcaica e problematica, che fa riferimento ad un mondo valoriale che è scomparso o sta scomparendo. Rischia di essere travisata e interpretata in senso nazionalista. Appare infelice l’aggancio tra volontariato e battaglia del Solstizio, quella del sacrificio dei ragazzi del ’99, costretti ad andare al fronte. Le associazioni d’arma meritano tutto il nostro rispetto, ma va pensato un provvedimento diverso. Una giornata del volontariato non può essere promossa con la memoria di una vittoria fasulla. E la follia della guerra non può essere mai giustificata”.

Alla fine la presidente della commissione, d’intesa con i proponenti, ha sospeso l’iter della proposta di legge affidandone la riscrittura ad un tavolo ristretto, che nelle prossime settimane dovrà approfondire obiettivi, strumenti, interlocutori e lessico dell’iniziativa legislativa.

La commissione ha inoltre espresso parere favorevole, a maggioranza, alla proposta di legge n. 158 – primo firmatario  Enoch Soranzo  (FdI) – che intende riformare la disciplina regionale del settore fieristico (legge 11/2002). Il progetto di legge – di competenza della commissione Attività produttive, alla quale spetta il voto definitivo per l’aula – istituisce il tavolo per il sistema fieristico regionale, con l’obiettivo di coordinare calendari, investimenti e sviluppo dei diversi poli fieristici del Veneto. E propone il concorso finanziario della Regione Veneto (500 mila euro l’anno) per la promozione sui mercati italiano ed esteri del sistema fieristico regionale e per il rinnovamento strutturale e tecnologico delle sedi fieristiche. “Crediamo sia necessario l’intervento regionale nel sistema fieristico veneto – ha spiegato Soranzo – per preservare la titolarità e l’indotto di storiche manifestazioni, strategiche per l’economia veneta, e per la riorganizzazione post-pandemica del sistema”. Sulla proposta di legge i rappresentanti del Pd si sono astenuti, criticando la storica assenza di una regìa regionale nelle politiche degli enti fieristici veneti. “Ben venga un coordinamento degli enti fieristici del Veneto e possibilmente un processo di aggregazione, ma l’intervento rischia di essere tardivo”, ha dichiarato il capogruppo del Pd  Giacomo Possamai .

Con la presentazione da parte di  Laura Cestari  (Lega-Lv), ha preso avvio il percorso istruttorio della proposta di legge n. 151 di valorizzazione e promozione del turismo fluviale e di sostegno alle comunità rivierasche. La vacanza fluviale e la fruizione turistica dei corsi d’acqua, dei percorsi e dei borghi rivieraschi – ha spiegato la prima firmataria – sono una forma di turismo ‘verde’ già consolidata nei paesi del Nord Europa, che merita di essere sostenuta e sviluppata anche in Veneto: si tratta di sostenere una filiera di attività e di servizi che valorizzano il patrimonio di risorse paesaggistiche, naturali, storiche, archeologiche, culturali, produttive, sportive ed enogastronomiche delle comunità rivierasche. Se coordinato con una strategia comune il turismo fluviale rappresenta un volano per creare occupazione e sviluppo. L’iniziativa legislativa leghista – che ha raccolto anche l’adesione dei consiglieri di FdI – punta a istituire la Giornata regionale del turismo fluviale la terza domenica di aprile, con il coinvolgimento di scuole, pro loco, enti locali. Per finanziare giornata, promozione e investimenti infrastrutturali si propone un finanziamento annuo di 350 mila euro.

Infine semaforo verde in sesta commissione – per i capitoli di propria competenza – al bilancio consolidato 2021 della Regione Veneto, presupposto della manovra di bilancio 2023 che da questa settimana è all’esame delle commissioni di palazzo Ferro Fini.

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