Sesta commissione: primo sì ad obbligo di spiegazioni in italiano per i beni culturali Serenissima


(Arv) Venezia 11 set. 2024 –    La commissione Cultura del Consiglio regionale del Veneto, guidata da Francesca Scatto (Lega-Lv) presidente, e da Elena Ostanel (Vcv) vicepresidente, ha approvato con il voto unanime dei presenti (assenti i consiglieri di opposizione) il progetto di legge n. 250 “Modifiche e integrazioni alla legge regionale 25 settembre 2019, n. 39 “Interventi per il recupero, la conservazione e la valorizzazione del patrimonio culturale risalente alla Repubblica Serenissima di Venezia nell’Istria, nella Dalmazia e nell’area mediterranea”, presentato dal presidente della prima commissione Luciano Sandonà. La proposta di legge impegna i beneficiari dei contributi regionali per la conservazione e la valorizzazione del patrimonio culturale risalente alla Repubblica di Venezia nell’Istria, nella Dalmazia e nell’area mediterranea ad esporre spiegazioni anche in italiano per ogni intervento di catalogazione, recupero, conservazione e valorizzazione effettuato, in modo da agevolare gli istroveneti, i dalmati e i tanti turisti italiani che si recano sulle altre sponde dell’Adriatico ad ammirare la storia millenaria della Repubblica Serenissima e ad avere consapevolezza dell’investimento culturale finanziato dalla Regione.
La commissione ha poi approfondito, a ranghi completi, l’esame del progetto di legge n. 274, provvedimento di riordino ordinamentale (privo quindi di ricadute economiche) in materia di lavoro, cultura, turismo ed edilizia scolastica. Le principali modifiche normative contenute nei 12 articoli presentati dalla Giunta veneta, riguardano alcuni adeguamenti della legge che disciplina gli interventi della Regione in materia di occupazione e mercato del lavoro: il piano delle attività dell’ente strumentale Veneto Lavoro diventa a cadenza triennale (anziché annuale), ma da aggiornare annualmente; Veneto Lavoro  – oltre a coordinare tutti i Centri pubblici per l’impiego - potrà avvalersi di agenzie o enti privati accreditati e convenzionati per la profilazione degli utenti, la stipula di patti di servizio personalizzati, l’assegnazione dell’Assegno di inclusione e di quello di Supporto per attività di formazione e lavoro;  inoltre, sarà il direttore di Veneto Lavoro a decidere (e non più a proporre) la dotazione organica dell’ente, sottoponendola alla presa d’atto (e non più all’approvazione) della Giunta regionale. Quanto alla cultura e alle altre materie di competenza della commissione, l’ordinamentale 2024 semplifica alcuni passaggi organizzativi della Giornata annuale per i veneti nel mondo, eliminando il parere preventivo della commissione consiliare; alleggerisce le sanzioni per i tour operator e le agenzie di viaggio non in regola con gli obblighi regionali; e stabilisce che destinatarie dei contributi pubblici regionali per manutenzione e la riqualificazione di sedi scolastiche possano essere solo le  scuole dell’obbligo paritarie, pubbliche o private, senza fini commerciali, escludendo quindi ogni forma di sovvenzione regionale per la costruzione e messa a norma degli istituti con fini di lucro. L’esame e il voto dell’articolato prosegue nelle prossime sedute.

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