(Arv) Venezia 7 ott. 2024 - “Si apre oggi una settimana importante per l’Unione Europea. Mai come quest’anno, l’appuntamento con la Settimana europea delle regioni e delle città dimostra la sua importanza e la sua centralità, non solo per l’intero ‘edificio europeo’, come lo ha definito recentemente il Presidente della Repubblica Mattarella, auspicandone il completamento, ma anche per gli stessi enti regionali e locali, i cui amministratori hanno l’opportunità di mettere a confronto le proprie esperienze, contribuendo a costruire strategie vincenti e modulari per fare in modo che l’articolato sistema europeo non finisca per avvitarsi su sé stesso ma acquisti dinamicità proprio a partire dal valore della dimensione locale. Personalmente sono convinto che questa settimana, alla quale parteciperò come componente del Comitato europeo delle Regioni, rappresenterà un appuntamento costruttivo e proficuo”. Lo ha detto il Presidente del Consiglio regionale del Veneto, Roberto Ciambetti, presente a Bruxelles per l'edizione 2024 della Settimana europea delle regioni e delle città, che si apre oggi e proseguirà fino al 10 ottobre. Nata nel 2003 e organizzata congiuntamente dal Comitato europeo delle regioni (CdR) e dalla direzione generale Politica regionale e urbana (DG REGIO) della Commissione europea, è la più importante manifestazione dedicata alla politica regionale, diventando nel corso del tempo una piattaforma per la comunicazione e la creazione di reti, che riunisce regioni e città di tutta Europa, compresi i relativi rappresentanti politici, funzionari, esperti e accademici: la quattro giorni è l’occasione per gli enti locali di presentare esempi della propria capacità di creare crescita e occupazione e di attuare la politica di coesione della UE, dimostrando il proprio ruolo centrale per una buona governance europea.
“Le regioni e le città partecipano alla realizzazione della maggior parte delle politiche dell’UE. Gli enti pubblici subnazionali sono responsabili di un terzo della spesa pubblica (2100 miliardi di euro all'anno) e di due terzi degli investimenti pubblici (circa 200 miliardi di euro): si tratta di risorse cospicue per le quali si rivela fondamentale il confronto delle istituzioni europee con la dimensione locale. Il tema di quest’anno è incentrato proprio sul rafforzamento del ruolo delle regioni, unitamente alla loro responsabilizzazione. Da questi giorni europei dobbiamo tornare a casa guardando al contributo positivo che la politica di coesione può dare al rafforzamento della competitività e della convergenza nelle regioni e città europee, al miglioramento della crescita intelligente e sostenibile e al rafforzamento della democrazia europea”, ha concluso il Presidente.
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