Visita Presidente Ciambetti a sede OMS di Venezia

(Arv) Venezia 9 gen . 2025 - Si è svolta questa mattina la visita istituzionale del Presidente del Consiglio regionale del Veneto Roberto Ciambetti presso l’Ufficio Europeo dell’OMS per gli Investimenti per la Salute e lo Sviluppo, sede dell’OMS a Venezia. Ad accogliere il Presidente Ciambetti, il dott. Chris Brown, responsabile dell’Ufficio Europeo dell’Oms. Al centro dell’incontro una serie di tematiche – da quella degli ambienti sani, alla relazione tra benessere ed economia, dall’uguaglianza di genere e diritto alla salute, all’equità sanitaria e politiche intersettoriali per la salute – ponendo particolare accento sul rafforzamento della partnership tra l'OMS ed il Consiglio regionale. Il Presidente Ciambetti ha evidenziato il ruolo del Veneto quale Regione riconosciuta come modello virtuoso a livello istituzionale non solo in ambito nazionale ma anche europeo. “Nel corso degli ultimi anni il Veneto è stato protagonista di una serie di trasformazioni in campo sanitario sia a livello strutturale che organizzativo: penso per esempio alla riorganizzazione ospedaliera, con la definizione dei livelli di cura tra ospedali di rete, poli di eccellenza e assistenza territoriale, al sostegno alla prevenzione con campagne per la salute pubblica, al rafforzamento dei servizi di prossimità, all’innovazione tecnologica con il fascicolo sanitario elettronico. La pandemia Covid ha rappresentato uno spartiacque nella gestione delle politiche sanitarie, non solo per l’approvazione del “Piano di sanità pubblica” ma anche per la costante informazione quotidiana diffusa dal Presidente Zaia, affiancato dall’assessore Manuela Lanzarin, che ha evidenziato l’importanza della capacità di dialogare con i cittadini. Quello della corretta informazione rappresenta oggi uno dei temi cruciali, sui quali si gioca il futuro della salute pubblica: mai come oggi abbiamo bisogno di scienza e coscienza. Molti dei mali che stiamo affrontando sono conseguenza di un contesto contingente in cui la realtà scientifica viene distorta, negata, contestata con false notizie, pregiudizi e la diffusione di credenze che hanno effetti potenzialmente devastanti se applicate al campo medico e sanitario. Disinformazione e fake news amplificate dai nuovi mezzi tecnologici senza alcun filtro scientifico sono la riedizione delle antiche superstizioni medioevali: contro il buio dell’ignoranza abbiamo sempre più bisogno della luce dello studio e della ricerca. L’era della globalizzazione e della rivoluzione tecnologica, l’era dell’AI ha bisogno di cervelli, cultura e verità”, ha affermato Ciambetti. “Nei prossimi anni il Veneto dovrà confrontarsi con uno dei maggiori problemi sanitari globali, l’invecchiamento della popolazione e la preponderanza delle patologie cronicodegenerative. La domanda di sanità crescerà e le richieste dei pazienti dovranno portare a un progressivo ripensamento dell'organizzazione e della gestione dell'offerta sanitaria, come ad esempio una maggiore collaborazione tra medicina ospedaliera e territorio, ed una maggiore collaborazione tra le realtà territoriali ampie. Oltre a tali patologie, sono diversi i campi in cui la collaborazione tra OMS e Regione può rivelarsi cruciale: è il caso dei disturbi alimentari e della violenza di genere che sta diventando un problema sociale gravissimo sul quale non a caso il Consiglio regionale si è speso dando vita a un Osservatorio chiamato a monitorare il fenomeno. L’Oms considera giustamente la violenza di genere come problema globale che coinvolge una percentuale significativa della popolazione: da punto di vista medico, è una grave questione di salute pubblica che ha conseguenze fisiche, psicologiche e sociali profonde per le vittime. Io sono convinto che l’approccio multidisciplinare in questo campo specifico, e non solo, sia la chiave per non trovarci impreparati alle prossime sfide sanitarie. Penso in particolare all’influenza aviaria, che ha recentemente segnato un preoccupante punto di svolta con il primo caso di decesso umano negli Stati Uniti e verso la quale, data la rilevanza del settore avicolo nel territorio veneto e la nostra esperienza nella gestione di precedenti focolai, ci troviamo in una posizione privilegiata per monitoraggio e gestione. E penso anche alla peste suina africana, che sta progressivamente avanzando in Italia e che ci espone a rischi significativi di diffusione della malattia nella fauna selvatica, richiedendo quindi un approccio integrato che combini sistemi di sorveglianza epidemiologica avanzati con chiari protocolli di contenimento territorio-specifici oltre alla gestione coordinata della fauna selvatica e la condivisione tempestiva di dati ed esperienze. La nostra capacità di risposta a queste minacce emergenti beneficerebbe significativamente di una maggiore sinergia tra le linee guida dell'OMS, le politiche nazionali e l'implementazione regionale, valorizzando al contempo le specificità e le competenze del nostro territorio”, ha proseguito Ciambetti. “La Dichiarazione di Venezia, nella quale il tema della salute è centrale per la realizzazione di una città sostenibile, inclusiva e sicura può rappresentare un faro da utilizzare per il futuro, non solo per i temi in essa contenuti ma anche per aver evidenziato come la salute è il risultato di più fattori non sempre strettamente medici. Oggi le tecnologie permettono analisi, studi e capacità di intervento mai avuti a disposizione dell’Umanità: sta a noi diffondere la cultura della prevenzione, dimostrando che essa non è una spesa inutile ma un investimento necessario, una scelta economica logicamente lungimirante e un dovere che abbiamo nei confronti della cittadinanza. La prevenzione è un altro campo che, assieme con l’Oms, il sistema socio-sanitario veneto può e deve affrontare, partendo proprio da temi specifici come le epidemie infettive, i disturbi nell’alimentazione e il contrasto e la prevenzione alla violenza di genere, tema su cui il Veneto può diventare un laboratorio all’avanguardia”, ha concluso il Presidente.

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