Società e Costume
Mercoledì 06 Luglio 2011
Dal riciclo dei cellulari
si ricava un tesoretto
Il valore economico complessivo di queste risorse recuperate lo scorso anno può essere stimato in circa 23,6 milioni di euro: i rifiuti elettrici diventano preziosi
ROMA - "Gli italiani e il riciclo dei piccoli apparecchi elettronici domestici": è il titolo di una ricerca condotta da Eurisko per Remedia, uno dei maggiori Consorzi di riciclo dei rifiuti elettrici ed elettronici. Si apprende così che su un totale di 37.000 tonnellate di "rifiuti" elettronici, tra cui migliaia di vecchi telefoni, nel 2010 sono state ricavate ben 34.000 tonnellate di materiali (il 92%).
Le frazioni quantitativamente più rilevanti sono il ferro e la plastica, entrambe sopra il 35%. Lo smaltimento di schede e cavi ha consentito di riciclare importanti quantità di metalli quali rame, oro, argento, alluminio e palladio. Il valore economico complessivo di queste risorse recuperate lo scorso anno può essere stimato in circa 23,6 milioni di euro. Per quanto riguarda i benefici ambientali, nel 2010 sono state risparmiate 26.300 tonnellate equivalenti di petrolio ed evitata l'immissione in atmosfera di 54.000 tonnellate di CO2.
Dal punto di vista ambientale, se si riuscisse a raccogliere e riciclare il 100% dei piccoli elettrodomestici smaltiti dagli italiani, i benefici ambientali sarebbero estremamente significativi: 60.000. Tonnellate equivalenti di petrolio risparmiate, pari al consumo energetico di una città di 19.762 abitanti, o 120.000 tonnellate equivalenti di CO2 evitate, pari a 73.778 automobili con percorrenza media annua di 12.000 km, o 7 nuovi impianti da realizzare, pari a 395 nuovi occupati nel settore, o oltre 76.400t di materie prime seconde recuperate, di cui 26.350 tonnellate di ferro, pari a quasi quattro volte il peso della Tour Eiffel.
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