Società e Costume
Venerdì 13 Aprile 2012
Ecco la ricetta per i sogni d'oro
Una app suggerisce gli scenari
Attraverso lo smartphone si può ritrovare l'equilibrio e il sonno durante la notte. Basta una app che, durante la fase rem, rilascia gli scenari sonori più piacevole che abbiamo impostato in precedenza
Però la promessa è incoraggiante: sogni d'oro, ma per ottenere questo sarà necessario dire grazie ad una "app".
Uno psicologo britannico ha inaugurato un esperimento di massa sulla manipolazione dei sogni, con il lancio di una nuova "app" in grado di influenzare positivamente l'attività onirica emettendo una serie di suoni durante la fase più profonda del sonno.
Tra i "paesaggi sonori" evocatori di sogni piacevoli vi sono i suoni udibili nel corso di una passeggiata in campagna, quelli di una spiaggia e persino quelli di un'avventura nello spazio.
Richard Wiseman, questo il nome del professore dell'università dell'Hertfordshire, è convinto che la "app" - chiamata Dream:ON e disponibile sull'App Store di Apple, con una versione per Android in uscita prossimamente - possa aiutare chi soffre di problemi del sonno o di depressione.
Chi scaricherà la app è invitato a partecipare all'esperimento di Wiseman - annunciato al festival della scienza in corso ad Edimburgo - pubblicando una descrizione dei propri sogni in un apposito database online.
Dream:ON funziona così: prima di andare a dormire, gli utenti devono indicare a che ora si vogliono svegliare e scegliere lo "scenario" del proprio sogno. Poi devono mettere il telefono a faccia in giù sul materasso, idealmente vicino alla testa, permettendogli di accorgersi quando nel sonno avranno smesso di muoversi, e avranno quindi iniziato a sognare.
Durante la notte si attraversano infatti tre fasi del sonno.
Nelle prime due, quella leggera e quella intermedia, ci si muove, mentre nella terza, chiamata Rem, il corpo è immobile. La app attende proprio questa fase per iniziare a emettere i suoni, per poi svegliare l'utente all'ora indicata. Il risveglio dura circa un minuto, per aumentare le probabilità che l'utente si ricordi del sogno.
I sogni sono sempre stati associati a pensieri creativi. Paul McCartney si svegliò con il testo della hit dei Beatles 'Yesterday' nella testa, mentre Mary Shelley trovò l'ispirazione per Frankenstein in un sogno con protagonisti degli scienziati che creavano la vita.
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