Essere ricchi allunga la vita
Lo "prova" un ormone-elisir

Il legame tra l'essere benestanti e il vivere più a lungo ora ha una dimostrazione scientifica: ricercatori britannici hanno individuato un ormone, sviluppato soprattutto nei primi anni di vita, che ritarda rughe e decadimento e che è presente in misura maggiore tra i benestanti

LONDRA - Avere tanti soldi aiuta. Anche ad allungarsi la vita. Ora quella che può sembrare una battuta o un "privilegio" assicurato dalla possibilità di curarsi  al meglio, ha anche un riconoscimento scientifico.
La longevità è un affare da ricchi sostengono, infatti, i ricercatori dello University College di Londra che ipotizzano di aver trovato il nesso tra conto in banca e una vita più lunga. A unire le due cose l'ormone DHEA-S, deidroepiandrosterone solfato, prodotto da cervello, ghiandole surrenali e organi sessuali.
Esaminando i dati demografici di un ampio studio sulla popolazione britannica, chiamato English Longitudinal Study of Ageing, i ricercatori guidati da Michael Marmot del Dipartimento di Epidemiologicia e Saltue Pubblica, hanno dimostrato non solo che rughe e decadimento biologico sono più lenti nelle fasce più abbienti, ma anche che le persone benestanti hanno più alti livelli dell'ormone e una maggiore disponibilità è legata a una memoria più robusta e a più energie cerebrali.
Ma l'ormone-elisir viene prodotto in abbondanza durante l'infanzia e l'adolescenza, per poi diminuire con l'età: a 80 anni arriva il minimo, il 10% di quello prodotto in gioventù. Ergo, nascere "ricchi" aiuta più che diventarlo in età adulta.

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