Società e Costume
Domenica 08 Luglio 2012
Filippo Timi: «La mia voce
prestata a un mammuth»
«Io sono un mammuth, decisamente preistorico»: è un pallido, emaciato e spiritosissimo Filippo Timi ad affermarlo con decisione mentre si aggira per l'isola di Lipari per presentare la sua ultima fatica, "L'era glaciale 4", in anteprima sull'isola delle Eolie per una sera e dal 28 settembre nei cinema per Twentieth Century Fox
«Sì, è vero, è la primissima volta che lo faccio ed è stato entusiasmante ma anche impegnativo. Del resto - aggiunge Timi - mi piace faticare ed impegnarmi, la cosa mi rende altamente felice: ho sudato». Ed è radioso mentre lo dice. Un impegno che si vede e che dà al tenero personaggio, sempre un po' ombroso, una nuova vitalità, nuove sfumature. «Non lo nego, io adoro da sempre L'era glaciale, che sono andato a vedere sempre, in tutti i capitoli, accompagnando le nipotine a cui ora non vedo l'ora di dire: io sono il mammuth. E poi questa volta racconta ancora una storia molto profonda con i tre amici, la loro magia e una comica, rocambolesca avventura». «Il mio rapporto con i film d'animazione? Sono sempre i primi che compro in blu ray, cartoni che oramai hanno raggiunto una definizione talmente alta e sono lavori così esemplari che danno veramente gusto», spiega. Sarà anche nell'ultimo capitolo di Asterix e Obelix, «ma è veramente un ruolo minuscolo» spiega.
Lui comunque, «ragazzo degli anni Ottanta» come si definisce, è cresciuto all'ombra di "Bim bum bam". «Io sono figlio di operai - racconta - e il pomeriggio da bambini io e mia sorella rimanevamo spesso soli lunghe ore mentre aspettavamo che i nostri genitori tornassero dal lavoro. Ecco, allora noi passavamo il tempo guardando "Bim bum bam" e Paolo Bonolis. Io vedevo sempre "Candy Candy"...».
È sempre una fonte inesauribile di sorprese l'attore che passa da Shakespeare a D'Annunzio ad un mammuth. «Mi piace il lavoro, sempre.
Teatralmente parlando sto preparando una mia versione del "Don Giovanni" prodotta dal Teatro Parenti e dallo stabile dell'Umbria che andrà in scena dal febbraio del 2013». Intanto, e per questo è così magro («ho dovuto perdere 20 chili») ha appena finito di girare il film «di Valeria Bruni Tedeschi Un chateau en Italie ispirato alla storia del fratello, una storia di malattia e di sofferenza di cui lei è attrice e regista. Per ora - aggiunge - non ho altri progetti». Ma dal sorriso non sembra poi così sincero...
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