Società e Costume
Lunedì 27 Settembre 2010
Freddo a Buckingham Palace
Elisabetta voleva i fondi dei poveri
La regina Elisabetta nel 2004 non ebbe problemi, per far fronte al rincaro delle spese di riscaldamento del Palazzo Reale, a chiedere il sostegno fi un fondo che assegna sussidi ai meno abbienti. Per fortuna sua, proprio di fronte a un possibile scandalo, la richiesta venne bocciata
La storia è vecchia, risale al 2004, ma oggi che è emersa si sa anche che la richiesta al Dipartimento per la Cultura, Media e Sport incaricato di vigilare sull'appannaggio dei Windsor fu categoricamente respinta: se si fosse venuto a sapere della richiesta sarebbe stato un disastro di immagine.
Nella lettera al ministero, ha riportato il quotiodiano Independent nella seconda puntata di un'inchiesta sui fondi reali, un collaboratore della Corona aveva chiesto di poter attingere a un fondo di 60 milioni di sterline destinato al risparmio energetico.
Quell'anno i costi del'energia e del riscaldamento erano raddoppiati: nella richiesta si spiegava che la bolletta per riscaldare i palazzi era diventata "insostenibile". I fondi sarebbero serviti a rimpiazzare quattro caldaie a Buckingham Palace e nel castello di Windsor.
Nulla da fare, aveva risposto il ministero, secondo di documenti ottenuti dal giornale grazie al Freedom of Information Act. In una mail spedita alla Corte, veniva quindi spiegato che i 60 milioni di sterline sono destinati a scuole, ospedali e case popolari per programmi di riscaldamento di cui avrebbero beneficiato i ceti meno abbienti. La Regina ha invece un patrimonio in beni immobili, opere d'arte e gioielli stimato in 290 milioni di sterline oltre all'appannaggio annuale da 38,2 milioni di sterline per le spese di Casa Reale.
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