Società e Costume
Giovedì 09 Settembre 2010
Fumatori si nasce non si diventa:
è tutto deciso dal nostro Dna
Una ricerca della Fondazione dell'Istituto nazionale tumori di Milano avrebbe individuato un gene responsabile della maggiore predisposizione all'abitudine al vizio del fumo. Certo, anche la forza di volontà ha sua importanza.
Sono i risultati a cui sono giunti i ricercatori della Fondazione Irccs Istituto Nazionale Tumori di Milano, portando a compimento il lavoro iniziato da studi internazionali negli anni scorsi. «Finora era stata individuata un'ampia regione del cromosoma 15 contenente sei geni associata all'abitudine al fumo di sigaretta, al rischio di cancro polmonare e di malattie vascolari - spiega Tommaso Dragani, direttore del team milanese - I ricercatori non erano però riusciti a individuare il singolo gene coinvolto, né a capire il motivo per cui alcuni individui hanno una maggiore predisposizione a fumare sigarette rispetto ad altri». Ma in ques'ultimo studio i ricercatori sono riusciti a indentificare il gene coinvolto e il meccanismo molecolare responsabile dell'attitudine alla nicotina.
Ma quali sono le conseguenze pratiche di questa scoperta? Innanzitutto attraverso l'analisi del Dna, è possibile anche a partire da una goccia di sangue o da un po' di saliva, individuare le persone con una predisposizione genetica alla dipendenza da nicotina. Inoltre, i fumatori con la variante genetica di rischio potrebbero avere maggiori difficoltà a smettere e, per garantire loro una maggiore percentuale di successo, andrebbero indirizzati verso potrebbero seguire dei percorsi terapeutici e psicologici personalizzati (più intensi e accurati). Infine potrebbero essere disegnati dei nuovi farmaci, diretti specificamente contro il gene da destinare solo alle persone selezionate con test genetico.
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