Società e Costume
Sabato 26 Luglio 2014
Il riscatto di Kylie Minogue
«Sono sexy come una della mia età»
La popstar si è fatta fotografare come la celebre pubblicità della Coppertone e lancia la sua sfida alle donne di mezza età
E’ sempre stata considerata una «Madonnina».
Vale a dire una versione light di Louise Veronica Ciccone: 6-7 centimetri e qualche milione di dischi di differenza. Ma soprattutto un ego molto meno ingombrante. Eppure, Kylie Minogue è una delle più grandi popstar del mondo e dopo 27 anni di carriera, un nuovo album di inediti (Kiss me once) uscito in marzo e alla vigilia di un tour che partirà il 24 settembre da Liverpool, ha molte cose da raccontare sul complicato mondo dello show-business e su quello, più grande e ancora più complicato, nel quale viviamo tutti.
GQ Italia è andato fino a Sydney per farla fotografare da Steve Shaw chiedendole di replicare, come una splendida ragazzina di 46 anni, la posa di una celebre pubblicità della Coppertone sulla riva del mare. «Per il tour c’è molta attesa. Forse sono entrata nel campionato dei Rolling Stones: anche per loro i dischi sono meno importanti dei live». «Guardando il video di Sexercise, c’è chi ha commentato che sembro una di 46 anni che vuol essere sexy come una ragazzina. Ma non è così. Sono una di 46 anni che vuol essere sexy come una di 46 anni. E’ meno facile. E’ una sfida.
Credo che gli uomini siano consapevoli che una donna che ha superato i 40 sa il fatto suo. Anche più di molte 25enni...”
“Alcune dive di oggi si mostrano tanto. Io amo la sensualità, e penso che mostrarsi in modo più sottile ti dia più potere. Le fantasie possono essere molto potenti. Ma naturalmente ogni donna può fare quello che ritiene, io di sicuro non mi metto a giudicare. In effetti in questi anni siamo passati di livello, mettiamola così». «Quando dieci anni fa mi hanno comunicato che avevo un tumore, mi sono fermata e mi sono dedicata a curarmi. E devo dire due cose. Una è che forse - certo, mi manca la prova contraria - chi fa un lavoro come il mio, si sente sempre spinto a ricacciare l’ipotesi di un cedimento fisico, nervoso, di qualunque tipo. Visto che non ti puoi permettere cedimenti quando stai bene, continui con quell’atteggiamento quando stai male. Però c’è anche da dire un’altra cosa: me l’avevano messa giù un pò più rosea».
”La chemioterapia e la radioterapia mi hanno profondamente provata. Ma se ho dato coraggio a qualcuno, facendo vedere che si può essere femminile e sexy anche dopo il cancro, forse è una cosa che posso mettere accanto a un disco di platino».
L’intervista è contenuta nel numero di GQ in uscita sabato 29 luglio 2014.
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