Società e Costume
Martedì 21 Settembre 2010
In Italia la zanzara tigre
fa 200 metri in tre giorni
Studi universitari dimostrano la percorrenza record delle «Aedes albopictus» che, per "vittima" preferisce di gran lunga l'uomo
ROMA Se la prende prevalentemente con gli uomini. E copre duecento metri in tre giorni. Questa la distanza record della quale è capace la zanzara tigre «Aedes albopictus», la specie endemica in Italia, ben più veloce della «Aedes Aegypti» asiatica che, al massimo, arriva a un centinaio di metri nello stesso periodo di tempo. È uno dei dati emersi da uno studio dell'università La Sapienza di Roma sulla zanzara tigre che risulta presente nel nostro Paese da oltre vent'anni, con un grado di infestazione piuttosto alto, soprattutto nel Centro e al Nord.
«L'Italia è un Paese-frontiera per gli studi sulla zanzara tigre - ha detto Alessandra della Torre, del dipartimento di Scienze di sanità pubblica e malattie infettive della Sapienza - e questo è uno studio pioniere che potrebbe consentire di mettere in atto trattamenti anti zanzara più efficaci che coprono le distanza effettivamente raggiunte dalle zanzare in caso di infezione da virus patogeno, come accaduto per l'epidemia del virus Chikungunya del 2007 a Ravenna o come potrebbe accadere per il virus febbrile acuto Dengue, di cui è stato segnalato in Francia il primo caso di contagio da puntura di zanzara tigre».
Finora, le prassi anti zanzara hanno seguito le indicazioni adottate nelle zone asiatiche. Prassi che lo studio, pubblicato sulla rivista specializzata «Medical and Vetenary Entomology» ha mostrato essere insufficienti, per la maggiore mobilità degli insetti presenti in Italia.
Per misurare quanta strada hanno fatto le zanzare, i ricercatori hanno rilasciato un gruppo di insetti marcati con polvere fluorescente, nella città universitaria (avvertendo ovviamente gli studenti) e poi li hanno ricatturati con trappole a colla brevettate dallo stesso gruppo di ricerca.
Un secondo studio pubblicato su «Vector-Borne and zoonotic diseases» ha osservato la scelta dell'ospite su cui le femmine di questa specie compiono il loro pasto: è emerso che, in aree ad alta densità di popolazione, oltre il 90% delle punture sono effettuate sull'uomo rispetto agli animali. Insomma, anche alle zanzare piacciono gli uomini.
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