Società e Costume
Domenica 05 Giugno 2011
La maturità 2011 sarà più dura
Appello dei prof: meno "aiutini"
Sta prendendo piede un appello di un comitato di docenti affinchè ai ragazzi, impegnati neio prossimi esami di maturità, non vengano concessi "aiutini" dagli esaminatori. "In nome - viene detto- dei principi di legalità e giustizia". Sarà chiesto anche una sorta di giuramento pubblico
Infatti a pochi giorni dall'inizio degli esami di licenza media e di maturità, sta raccogliendo consensi l'appello di alcuni professori ed intellettuali rivolto ai componenti delle commissioni perché non aiutino gli studenti impegnati nello svolgimento delle prove: in poche ore il documento, realizzato dal "Gruppo di Firenze per la scuola del merito e della responsabilità", è stato sottoscritto da oltre 400 prossimi esaminatori.
I quali, in tal modo, hanno dunque detto sì all'impegno di prendere seri provvedimenti laddove dovessero riscontrare la presenza, in sede d'esame, di cellulari o mini-pc collegati. E di opporsi strenuamente a qualsiasi "aiutino" nello svolgimento delle prove, come il passare ai candidati traduzioni e soluzioni.
Perché "certi atteggiamenti - scrivono nel documento - non sono affatto un modo di 'fare il bene dei ragazzi' e anzi feriscono la giustizia e il merito". Il Gruppo di Firenze, sostiene che una scuola "in cui venga in qualche modo compromessa la regolarità degli esami, abitua gli studenti alla scorrettezza, commette un'ingiustizia verso chi conta solo sulle sue forze e infine svaluta il senso dell'esame come momento importante di verifica delle capacità degli allievi. Viceversa, l'esempio di comportamenti coerenti con i valori che si insegnano costituisce per i giovani la più efficace educazione alla legalità".
Il documento si chiude con una sorta di "giuramento" pubblico: "è con questo spirito che noi sottoscritti commissari e presidenti di commissione dichiariamo pubblicamente che ci impegneremo per far sì che gli esami si svolgano in un clima sereno, ma nel rispetto della legalità, dell'equità e dell'imparzialità, a tutela del prestigio della scuola italiana, di coloro che vi operano con ammirevole impegno e dei tanti studenti che si preparano con serietà a questa importante prova".
Il numero di adesioni non è altissimo, poiché solo alle superiori saranno oltre 130mila i commissari e presidenti impegnati. Ma l'iniziativa, presentata presso il liceo Visconti di Roma, sta riscuotendo favori anche tra i sindacati di settore
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