Società e Costume
Domenica 10 Ottobre 2010
Raggiunta la miniera San Josè
Ecco come usciranno i 33 cileni
La maxi trivella è riuscita a raggiungere la quota dove da 65 giorni sono sepolti vivi 33 minatori cileni. Tempo due-tre giorni saranno riportati in superficie. Spieghiamo come si completerà l'operazione
Ma l'altro capolavoro, oltre a quello della trivella, è la complessa operazione che permetterà di far tornare i minatori in superficie con le conseguenze traumatiche e fisiche ridotte al minimo.
Ad esempio saranno i minatori più lucidi e reattivi i primi a uscire dalle profondità della miniera cilena di San Josè, dove prima di iniziare l'estrazione scenderanno a 630 metri di profondità un minatore esperto e un infermiere-sommozzatore.
Ma vediamo a come si è arrivati a questo risultato.
COME SONO STATI PREPARATI: i 33 minatori hanno eseguito esercizi fisici, utilizzato tecniche di esercitazione analoghe a quelle dei piloti da combattimento, un corso di oratoria per affrontare la stampa e dovranno osservare un digiuno completo nelle ultime 8 ore, per ridurre dimensioni e peso.
LA CAVITA': usando telecamere e scanner i tecnici verificheranno le condizioni del pozzo di soccorso, per decidere se e dove inserire tubi d'acciaio (lunghi 12 metri, spessi 2 cm e larghi 62 cm) per tenere salde le pareti. I minatori potrebbero usare esplosivi per allargare la bocca d'arrivo della condotta.
I SOCCORRITORI: prima dell'inizio dell'estrazione scenderanno in miniera un minatore esperto, che collauderà il pozzo e la capsula-ascensore, e successivamente un infermiere militare- sommozzatore per visitare, selezionare e preparare i minatori alla risalita.
COME RISALIRANNO: Sono state definite tre fasi, secondo un modello sperimentato: prima i più lucidi, reattivi, in grado cioè di reagire a un imprevisto, di verificare la risalita e raccontarla alla base. Seguiranno i più deboli fisicamente e psicologicamente. Infine i più forti fisicamente e dai nervi più saldi, capaci cioè di aspettare più a lungo.
LA CAPSULA: ogni "viaggio" individuale richiederà tra 12 e 60 minuti. Ognuna delle tre capsule costruite dai tecnici della Marina militare è un cilindro pesante 250 chili, lungo 4 metri (2 e mezzo di "modulo vitale" o "gabbia", che alloggia il minatore) per 53 cm di diametro e rotelle di gomma alle due estremità, con cui il minatore potrà controllare la ridiscesa, dopo essersi sganciato dal cavo di traino, in caso di blocco. La capsula sarà trainata fuori da un cavo agganciato a una gru.
TUTE SPECIALI: il minatore sarà protetto da un casco e da una speciale tuta, disporrà di ossigeno, cibo, due sistemi di comunicazione (uno bluetooth). Saranno monitorati battito cardiaco e respirazione con sensori collegati a una cintura biometrica.
ESAMI MEDICI: una volta in superficie, con gli occhi protetti da occhiali speciali dopo la lunga oscurità, i minatori subiranno una prima visita medica nell'ospedale da campo. Se in grado, potranno avere il primo contatto fisico in privato con i familiari, infine saranno trasferiti in elicottero a Copiapò per 48 ore di osservazione.
GLI PSICOLOGI: "Sono un pò euforici, un pò depressi. Ma per quello che stanno vivendo, stanno straordinariamente bene", ha detto di loro il ministro della Sanità, Jaime Manalich. Hanno usato sedativi solo nei primi giorni. Gli psicologi dicono che la loro reazione è normale, visto quello che stanno passando. Hanno solo delle pillole per dormire. L'unica dipendenza: il tabacco. I medici temono però che alcuni potrebbero darsi all'alcol.
© RIPRODUZIONE RISERVATA