Società e Costume
Sabato 10 Settembre 2011
Scoperto il papà dell'uomo
vissuto due milioni di anni fa
La scoperta sulla rivista "Science", con tanto di foto di quel che resta (ovviamente si tratta di fossili) di un ominide, chiamato Australopiteco sediba con una combinazione sorprendente di caratteri sia umani sia delle scimmie, che costringono a rivedere molte delle conoscenze sull'evoluzione del genere Homo
ROMA - Già lo chiamano il "papà dell'uomo", basti pensare che è vissuto quasi due milioni di anni fa. Era un ominide, chiamato Australopiteco sediba, con una combinazione sorprendente di caratteri sia umani sia delle scimmie, che costringono a rivedere molte delle conoscenze sull'evoluzione del genere Homo. La prestigiosa rivista Science rivela la scoperta, con i dettagli di una serie di fossili, di cinque individui, scoperti in Sudafrica nel 2010 e datati con grande precisione a 1.997 milioni di anni fa.
Gli studiosi indicano con il termine "ominidi" i membri della grande famiglia che include uomini, scimmie moderne e gli antenati comuni. Il "papà" dell'uomo si chiama Australopitecus sediba, secondo la terminologia tecnica
utilizzata in antropologia per indicare un genere di ominidi precedenti agli homo e che sta a significare scimmia del Sud, il termine Sediba ricorda invece il luogo del ritrovamento.
Il grado di conservazione di alcuni resti è eccellente e sono stati individuate piccole parti di materiale organico, probabilmente tessuti molli o pelle, che sono tuttora analizzati dagli esperti.
Gli studi si sono concentrati in particolare su due individui, quelli in migliori condizioni: un piccolo di 10-13 anni e una femmina. Lo studio dell'anatomia di questi fossili ha portato una serie di nuovi dati che ha sorpreso i ricercatori. In particolare il cervello ha mostrato una conformazione che non rientra nei modelli ipotizzati finora e relativi alla transizione al genere Homo, mentre la struttura della mano appare molto diversa da quella delle scimmie e risulta avere tutte le caratteristiche adatte ad afferrare e manipolare oggetti. Gli arti inferiori presentano invece una combinazione tra quelle umane e quelle dei i primi ominidi.
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