Società e Costume
Sabato 29 Gennaio 2011
Smog, Legambiente: nel 2010
48 città oltre il limite del Pm10
Nel 2010, 48 capoluoghi di provincia italiani hanno superato il limite giornaliero di 50 microgrammi/m3 di polveri sottili oltre i 35 giorni consentiti dalla legge. In testa Torino e Frosinone con 134 e 108 sforamenti
Lo scorso anno, in 21 città i giorni fuori limite sono stati oltre 70, ovvero più del doppio ammesso dalla normativa. Maglia nera alla Pianura Padana, dove si sono concentrati 30 dei 48 capoluoghi fuorilegge. Livelli d'inquinamento elevati, e sostanzialmente invariati rispetto agli anni precedenti, anche per gli ossidi di azoto e i microinquinanti come il benzo(a)pirene, potente cancerogeno presente anche in città industriali come Trieste e Taranto o altre in cui il traffico è il principale responsabile dell`inquinamento come Padova, Milano e Torino.
Le amministrazioni locali e il governo centrale, spiega Legambiente, «non hanno, di fatto, ancora messo in campo azioni efficaci contro l`avvelenamento e l`intasamento dei centri urbani». La principale fonte d`inquinamento urbano deriva proprio dai trasporti, responsabili del 50% delle polveri sottili a Roma e dell'84% degli ossidi di azoto a Napoli. I trasporti su strada emettono annualmente circa il 34,7% del Pm10, il 55,5% del benzene, il 51,7% degli ossidi di azoto, il 43,1% del monossido di carbonio. L`industria siderurgica e petrolchimica produce il 75% degli ossidi di zolfo (Sox), il 31,5% degli idrocarburi policiclici aromatici (Ipa) e il 28,8% delle polveri sottili (Pm10). Se si aggiungono le emissioni prodotte dai riscaldamenti domestici (il 18,7% delle polveri sottili e il 46% degli idrocarburi policiclici aromatici), il quadro delle cause della scarsa qualità dell`aria è completo. E in Italia, ogni 10.000 abitanti, più di 15 persone muoiono prematuramente solo a causa delle polveri sottili.
Cattive notizie anche sul fronte dell`inquinamento acustico, un problema decisamente sottovalutato nelle città italiane. Solo 10 capoluoghi di provincia, infatti, si sono dotati di centraline fisse per il monitoraggio del rumore.
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