Società e Costume
Giovedì 19 Agosto 2010
Spumante, è un boom mondiale
Le esportazioni crescono del 22%
Bianco e frizzante, conquista sempre di più i consumatori stranieri e traina l'intera produzione nostrana. In pratica i prodotti vinicoli sono la principale voce della bilancia commerciale agroalimentare. La parte del leone la fanno gli Stati Uniti, che importano il 13% delle bottiglie italiane
ROMA - Volano le esportazioni di spumante italiano nel 2010, con un aumento record del 22% delle bottiglie spedite nel mondo.
E' quanto emerge da una analisi della Coldiretti relativa ai primi cinque mesi del 2010 in occasione dell'avvio della vendemmia in Franciacorta, dove il consorzio per la tutela del Franciacorta stima una produzione complessiva di circa 220.000 quintali d'uva fra Chardonnay, Pinot Nero e Pinot Bianco, provenienti da una superficie vendemmiata complessiva di quasi 2.400 ettari.
L'andamento positivo delle esportazioni di spumante made in Italy traina l'intera produzione vitivinicola nazionale all'estero che - sottolinea la Coldiretti - fa segnare complessivamente un aumento del 5%, dovuto soprattutto alla crescita del 13% negli Stati Uniti, mentre i volumi diretti in
Europa sono rimasti pressoché stabili.
Il vino - precisa la Coldiretti - è la principale voce dell'export agroalimentare nazionale, con oltre la metà del fatturato estero che viene realizzato sul mercato comunitario, dove la Germania è il principale consumatore di vino italiano.
Il primo mercato extracomunitario di sbocco, con un quarto del valore totale delle esportazioni, è rappresentato dagli Stati Uniti, dove il vino made in Italy ha conquistato il primato rispetto a Francia e Australia.
Il risultato sui mercati esteri è di buon auspicio per la vendemmia 2010 con la quale l'Italia - stima la Coldiretti - potrebbe sorpassare la Francia nella produzione di vino con un aumento fino al 5% rispetto allo scorso anno, su valori superiori a 47,5 milioni di ettolitri.
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