Società e Costume
Lunedì 25 Giugno 2012
Un viaggio nel cervello
dello scienziato disabile
Pronto un esperimento per "entrare" nel cervello del fisico britannico Stephen Hawking. E' stato messo a punto uno strumento che consentirà allo scienziato, che parla solo attraverso un pc, di comunicare con le onde cerebrali
Il fisico britannico Stephen Hawking è diventata la cavia volontaria di un futuristico esperimento in cui scienziati cercheranno di entrare nel suo cervello. L'autore di Brief History of Time sta mettendo alla prova uno "strumento" messo a punto da ricercatori di Stanford che gli consentirà di comunicare attraverso le onde cerebrali, secondo quanto ha raccontato il sito online del Daily Telegraph.
Lo strumento, battezzato iBrain, riesce a captare le onde cerebrali e a comunicarle via computer. Hawking, che ha 70 anni, ha perso 30 anni fa la possibilità di parlare e usa un computer per comunicare con il mondo esterno ma la malattia degenerativa che lo ha reso progressivamente sempre più incapace di muoversi sta limitando anche questa forma di contatto.
L'iBrain, inventato dal professore di Stanford Philip Low, è uno scanner che misura l'attività elettrica del cervello. "Vorremmo trovare un modo per bypassare il suo corpo, praticamente hackerare il suo cervello", ha detto Low al giornale britannico in vista di un congresso il mese prossimo a Cambridge dove saranno presentati i risultati della ricerca.
Hawking e Low descrivono come il fisico britannico abbia imparato a creare pattern di impulsi immaginando di muovere le mani e le gambe. L'obiettivo è di perfezionare la tecnologia per riconoscere attività cerebrali più sofisticate e tradurle in parole.
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