Società e Costume
Venerdì 16 Settembre 2011
Villaggio: «Al mio funerale
voglio essere bollito...»
Alle soglie del suo 80° compleanno, Paolo Villaggio prova ad esorcizzare con la solita ironia lo spettro della morte. «Invece che essere cremato, penso alla possibilità di essere bollito» dice l'attore in un'intervista a «Marie Claire»
L'attore parla anche dei possibili luoghi per il suo funerale: «Dopo quello di Sordi, a Roma non se ne può più. Anche a Genova, dopo quelli di De André, non c'è più storia - continua Villaggio - Vanno pianificati per benino o è meglio scomparire completamente senza darne notizia. Però, mi dispiacerebbe perdere l'opportunità di scrivere io il mio coccodrillo per "La Repubblica" o il "Corriere"».
Il discorso si sposta poi su religione e tv. «Dio e l'aldilà sono tra le invenzioni più pericolose della storia del pianeta, oltre alla monogamia. La tv poi è una straordinaria dittatura - continua l'attore - Ha avuto la facoltà di abbassare il livello culturale del paese. Ne ho fatto parte, ma ho cercato di modificarla e mi sembra di esserci riuscito: la mia tv era paradossale e autocritica, adesso è ipocrita. E infatti non mi invitano più ai talk show».
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