Una storia lunghissima che unisce l’era glaciale, i bunker antiaerei, il lago e arriva, ogni giorno, nelle case di tutti i comaschi semplicemente aprendo il rubinetto. È il viaggio nella centrale di potabilizzazione dell’acqua nascosta nel cuore della collina del Baradello che, quotidianamente, garantisce l’acqua a 83mila abitanti del capoluogo grazie a un percorso fatto di tubazioni che si snoda lungo 300 chilometri. La stessa distanza che c’è tra Como e Venezia.