Tra i temi sollevati dagli organizzatori anche quello della sicurezza: «Rifiutiamo la Como della sorveglianza e proponiamo che la costruzione di una città sicura parta dal basso, dal reciproco rispetto e dalla proposta di un’etica del consenso».
Tra le contestazioni anche il cantiere in corso ai giardini a lago che «toglie un luogo fondamentale di ritrovo per i giovani, oltre che uno dei pochi spazi in cui la (numerosa) popolazione anziana della città trovava ristoro dall’effetto-forno del cemento urbano».