La procedura di revisione di un processo, per rimettere in discussione una sentenza passata in giudicato, richiede due elementi imprescindibili. Il primo: la presentazione di nuove prove. Il secondo: che queste nuove prove siano tali da mettere in discussione il castello di prove che hanno portato alla condanna. Una sorta di prova di resistenza, in sintesi.
Per intenderci: se viene presentata una nuova prova che mette in dubbio – facciamo un esempio – l’affidabilità della macchia di sangue trovata sull’auto di Olindo mentre reggono tutti gli altri elementi, è anche inutile proseguire: perché le confessioni e il riconoscimento del testimone, con tutti gli altri indizi, sono sufficienti a resistere dalla presunta nuova prova. Ma sul concetto di nuova prova ci sarà battaglia, in sede di processo di revisione domani, venerdì 1 marzo, a Brescia.
Inizia così l’ottavo episodio di Anime Nere - La strage di Erba, un video podcast dedicato a ripercorrere le motivazioni avanzate dai difensori di Olindo Romano e Rosa Bazzi - condannati per l’omicidio di quattro persone, in tre gradi di giudizio - per la richiesta di revisione del processo relativo ai tragici fatti dell’11 dicembre 2006.