Anche i kazaki contribuirono a liberare l'Italia
Che nella mattanza e nel caos della seconda guerra mondiale si fossero confuse etnie e armi e' fenomeno noto. In Friuli si spinsero e permasero a lungo i cosacchi, tanto per fare un esempio, ed e' anche questa vicenda nota. Molto meno conosciuta e', invece, la presenza di soldati kazaki sul fronte orientale italiano, inquadrati non nelle fila della cosmopolita Armata Rossa ma ricompattatisi con altre etnie dell'area sovietica nel Ruski Bataljon. Per le celebrazioni del 70/o della Liberazione, e' giunto a Trieste l'ambasciatore del Kazakistan per commemorare i caduti del suo Paese.